Frequenta per cinque anni la scuola di disegno “A.C.”, consegue contemporaneamente la maturità scientifica e si iscrive poi all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si diploma nel 2001. Conosce i pittori Pedro Cano e Alessandro Kokocinski. Con quest’ultimo collabora alla scenografia dell’opera teatrale “Processo a Giovanna” di Lina Sastri.
Nel corso degli anni le città, i loro palazzi e luoghi storici si manifestano come elementi di dialogo con l’autore, necessari presupposti in cui l’indagine sulla luce si trasforma in un personale teatro delle emozioni. Spesso affronta tematiche neorealiste, promuovendo l’importanza sociale dell’arte nella società contemporanea e nelle istituzioni, come nella scuola, dove da molto tempo opera con ragazzi con esigenze speciali di integrazione. La sua pittura appare apertamente legata al quotidiano, ma porta con sé tensioni metafisiche ed espressioniste. Espone in varie personali e collettive. Hanno scritto di lui Claudio Strinati, Milton Hebald, Alessandro Kokocinski, Pedro Cano, Aldo Gerbino, Piero Longo, Salvatore Lo Bue.