[…]Non riesco a liberarmi dalla forte emozione di quei piccoli fogli bianchi nei quali prendono corpo, forma i suoi “dettagli”, che assurgono a icona dell’immanenza nel suo stabilire il limite estremo del contatto della trascendenza; in assoluto che nelle trasfigurazioni è segno della totalità, forma dell’essere che non vediamo, ma percepiamo come il fuoco nel “roveto ardente” o nel lampo che squarcia le nubi e per un attimo illumina e anima in nuova luce le presenze della vita. C’è nell’apparente immobilità, in quel senso di statico equilibrio la forza di una tensione segreta che ridotta al minimo l’apparenza scava a fondo, dentro e ciò che raggiunge non è uno scheletro, ma la struttura incorruttibile ed eterna, l’anima come forma dell’essere, nel nostro esserci ed in ogni ente.
Nell’immagine di un ramo, nel pomo di un albero in una pianta di cactus, vissute in questa loro incorruttibile e definitiva forma, ormai prove di eterno.[…] L’esuberanza dei sensi da domare fino al limite di una anestesia sempre più prolungata, spingere lo sguardo al di là della prepotente realtà estrema della sua Sicilia, di quella natura della quale ha cercato sempre di svelare il segreto e il mistero; la sua e quella dei luoghi stregati, tradurre in essenza le presenze in luce dei colori estenuanti in qualcosa che non è passaggio e segno come per la pittura Zen, ma dialogo raggiunto e comunicazione di anima. La sua e l’altra quella che è natura e realtà di ogni presenza.[…]
Elio Mercuri
Loggiato di San Bartolomeo Palermo
CATALOGO: Elledizioni, collana “ContemporaneaMente” 1, pp. 56, illustrazioni 25
PRESENTAZIONE: Elio Mercuri, Paolo Nifosì, Antonina Zaru
PROMOSSA DA: Provincia Regionale di Palermo
SPONSOR: Casa vinicola Planeta, Riolo concessionaria, Publisette
RECENSIONI: “Giornale di Sicilia” Guida città 12 gennaio 2002; Giuseppe Quatriglio “Giornale di Sicilia” 12 gennaio 2002; Salvo Ferlito www.pittorica.it gennaio 2002.