[…] ma qui, più che altrove, Bottari è stato capace di una riuscita sintesi giungendo a un felice equilibrio tra tratto e colore in una efficacissima rarefazione compositiva, in grado di enucleare al meglio l’anelito emotivo. Giocolieri, saltimbanchi, pagliacci, domatori ed animali, spesso colti con grande immediatezza nell’assorta solitudine del loro agire, si ergono ad icone d’una condizione interiore separata e parallela, in cui lo “spleen” esistenziale viene sublimato attraverso la elevazione a categoria estetica. […] Rilanciando l’idea dell’arte come “espressione”, implicitamente e senza volerlo, Bottari ne evidenzia anche i limiti intrinseci, allorchè il furore dionisiaco si dischiude a soluzioni più pacate ed intimiste. Nell’introiezione, nei suoi accenti solitari e riflessivi, piuttosto che nella proiezione reattiva ed aggressiva, il pittore dispiega il meglio del suo gesto artistico, ribadendo, senza dubbio incosciamente, la preminenza del pensiero su ogni agire.
Salvo Ferlito
CATALOGO: pp. 104, immagini 77
PRESENTAZIONE: Salvo Ferlito
PATROCINIO: Provincia Regionale di Palermo
RECENSIONI: Silvia Tartaglia “L’Ora” 24 marzo 2001; Salvo Ferlito www.pittorica.it marzo-aprile 2001.