Da molti anni, veramente tanti, conosco l’eleganza di Pedro Cano. L’eleganza dell’uomo, della sua figura, dei suoi libri, dei numerosi taccuini di viaggio, essendo egli un errante, e, infine, l’eleganza della sua pittura, degli acquarelli, soprattutto gli ultimi, quelli dedicati ai fiori muniti di grazia e specialissima sapienza.
non credo nè ho mai creduto che l’eleganza -come viene giudicata spesso- sia una sottospecie della forma o dell’espressione estetica più impegnata e profonda; priva cioè della vitalità delle contraddizioni e dei conflitti che necessariamente si accompagnano al moto espressivo.
Al contrario sono convinto da sempre che è invece uno dei poli del conflitto creativo, proprio quando riesce ad affermarsi sull’oscurità del sentire e dell’essere.
Certo possiamo convenire non essere di moda l’eleganza: in un tempo dove l’oscurità, la pesantezza se non l’orrore sono incontestabili protagonisti.
Un necessario benefico antagonista dunque ciò che Pedro ci regala, salutandolo con un affettuoso e dolce benvenuto.
Piero Guccione
CATALOGO: Elledizioni, collana “Astra” 1, pp. 40, illustrazioni 44
PRESENTAZIONE: Piero Guccione
RECENSIONI: “Giornale di Sicilia” 25 novembre 2005; “La Repubblica” 25 novembre 2005; “IlSole24 ore” nello speciale inserto domenicale del 18 dicembre 2005; “Pittorica.it” novembre 2005; “Finesettimana.it” L’evento di Finesettimana.it novembre 2005; Aldo Gerbino “Giornale di Sicilia” 30 dicembre 2005; Anna Mallamo “Gazzetta del Sud” 15 gennaio 2006; Salvo Ferlito “Pittorica.it” gennaio 2006; Giusi Parisi “Sicilia Tempo” gennaio 2006; Laura Di Trapani “The Globe” marzo 2006; Laura Di Trapani “X-press” marzo 2006; Federica Certa “Palermo” aprile 2006.