Le azzurrità profuse dal cerchio naturale di Pascal Catherine si fondono, ora con l’elemento acqueo, ora con quello celeste, il tutto compreso in una simbiosi verticale, illuminata frontalmente da una gioia solare. Poi esse assorbono ogni possibile modello biologico: quello d’una Sicilia dell’entroterra che respira, in continuità temporale, il soffio salmastro del mare o quelle affocate sembianze di un “Viaggio per Donnafugata” di tomasiana memoria, e che trova in Santa Margherita Belice (luogo privilegiato dell’artista) il suo fulcro e il suo animo. Non a caso la verde foce del Belice, il sostrato antico d’una sotterranea geografia del mito e della civiltà agropastorale, così come lo sprone aspro dei vitigni, il volo notturno dei pipistrelli, i canti arabi della vicina Sciacca, rilucono in queste acquietate tele, rasserenate da un pigmento pertinace, distribuito con cura, con cautela sulla superficie, pronto a trasmettere la sua visione più interna. Vi risalta, non ultimo, lo smalto interiore della sua poetica, incombendo generosamente sull’umanità nascosta, e amplificando, inoltre, gli oggetti trasportati in essenziali “nature morte”, o dipanandosi in brillanti colline, in spigolosi promontori, in spiagge ricolme di fossili, in alberi sovraccarichi di bianchi succosi petali, e ancora in ampie insenature, o in tralci impervi d’alberi. Su ogni cosa vi domina il tessuto aulico della realtà naturale e quel sonno antico degli dèi, vibrante nella pelle coriacea del contadino, dissolto tra sguardi feriti di marinai, quasi che tutto potesse restare in attesa del fragore improvviso del vulcano lontanamente esploso sotto un cuore impalpabile d’acqua marina. […]
Aldo Gerbino
CATALOGO: Elledizioni, collana “Ritorno alla pittura” 10, pp. 20, illustrazioni 20
SPONSOR: Donnafugata, Maria La Rocca Ceramiche
RECENSIONI: “La Repubblica” 12 giugno 2002; “Giornale di Sicilia” Guida Città 12 giugno 2002; Salvo Ferlito www.pittorica.it giugno 2002.