Come un sorriso inquietante le trentadue opere in mostra rispondono all’attesa di una formula concettuale che, come avrebbe suggerito Gombrich, richiede “ideali e idoli” capaci di produrre immagini e simboli che sappiano declinare il linguaggio pittorico fino al paradosso e all’ossimoro. Questi quadri così apparentemente eterocliti ed eterodossi, ma coerentemente assemblati, sembrano alludere, infatti, all’abbagliante smalto che capta la luce anche quando il sorriso si fa ghigno perché ha intuito l’ambiguità anglofona che certamente include il vuoto e il pieno, il vacuo e il ridondante, il dentro e il fuori, appunto, dando consistenza alla percezione delle forme della natura e dell’arte che attraverso l’elaborazione del suo vissuto, l’intelligenza umana sa trasformare in pensiero. Inside outside 10 Interni ed esterni tra memoria e racconto Potrebbero alludere ad una sorta di materialismo dialettico se non si sapesse che il movimento Madi esclude ogni tipo di naturalismo e di simbolismo e che in verità il tema della mostra era un semplice suggerimento operativo per gli artisti. Probabilmente anche il processo inverso, e cioè il partire dall’astrazione concettuale per determinare una forma materiale, potrebbe essere preso in considerazione e valere in relazione ai risultati formali ottenuti sul piano estetico, poiché filosoficamente è possibile riconsiderare l’ideale rapporto tra anima e corpo, tra il dentro e il fuori, appunto, che implica la forma della materia rispetto allo spirito che la informa. Non ci sembra però opportuno, nel nostro caso, affrontare un simile problema gnoseologico che corre il rischio di sfiorare la metafisica e comunque ci porterebbe molto lontano dai nostri quadri, dato che il tema si è rivelato congeniale all’idea espositiva e alla intitolazione della Mostra inaugurale per la nuova stagione della Galleria Elle Arte. Inoltre il suggerimento tematico è stato affrontato felicemente dagli artisti invitati con la concretezza delle opere presentate, secondo i canoni della gloriosa pittura tradizionale, che intende cercare e dare forme alla materia cromatica evocando presenze nell’universo dell’assenza e della tridimensionalità geometrica, considerando anche la realtà pensata ed immaginata nello spazio di ogni possibile supporto che la concretizzasse. I trentadue artisti, infatti, non si sono posti altro “offizio” che rendere visibile e cromaticamente percepibile nello spazio delle 11 Inside/Outside tele, delle carte o delle tavole, un tema apparentemente banale, “dentro e fuori” che, a ben riflettere, contiene invece infinite chiavi interpretative della realtà quotidiana e pone le stesse inquietanti domande della scienza a proposito dell’universo, del tempo e dello spazio, dell’essere e dell’apparire e di ogni altra manifestazione della vita che la coscienza sa cogliere o intuire. La proposta di Laura Romano ha dunque avuto una entusiasmante risonanza nell’immaginario degli artisti che hanno risposto al suo “invito”, in quanto richiesta di una verifica concettuale affidata alla memoria e al racconto, ponendo ciascuno il suo stile, la sua tecnica e la sua concezione estetica, in funzione della realizzazione di un’opera, autentica risposta ad una sollecitazione che riversandosi nell’allestimento della mostra ha a sua volta trasferito nel percorso della fruizione estetica i suoi interrogativi, conducendo il visitatore nel viaggio immaginifico che il tema sa offrire, al di là della sua stessa valenza concettuale ed estetica, nei termini della pura visione o della visionarietà. Una galleria di immagini che pongono se stesse nell’ambigua chiusura e apertura tra il mondo del dentro e del fuori interpretati ora in senso naturalistico ora simbolico, ora metaforico, ora analogico o astratto, dai singoli artisti secondo la loro personale tecnica e concezione estetica e l’appartenenza alla cultura figurativa entro la quale si muove l’arco spettacolare che le immagini stesse ossimoricamente possono rappresentare. Così la natura del paesaggio vive nel ficus inorridito della sua dimensione bonsai in Anello, tra le lucide piastrelle di Angiletti, 12 Interni ed esterni tra memoria e racconto nel panorama urbano di Camilleri e in quelli marini di Caltagirone e di Denaro, cui risponde l’azzurro abbraccio del porto di Fell e si estenua nel giardino di Nucci. Si concentra nel rapporto internoesterno con le soglie vetrate dell’Arrigo, la severa allusione di Campi, le trasparenze fascinosamente tonali di Cano, le lune rispecchiate e distratte di Caputo, la finestra di Ceccotti, il bilegno della Conti Cammarata, gli sguardi di Gromo, il barattolo dei rossi pensieri della Kennel, la felice invenzione di Lo Manto, le delicate cromie della Miatt che ritroviamo nella suadente attesa di Priolo, nel timido rampicante della Seidita, negli accattivanti richiami della Sgrò e della Triolo ed esplode nello squillante cromatismo della Varvaro che registra visionariamente l’impeto stromboliano. All’astratto rapporto concettuale tra l’interno e l’esterno di Bartlett, si accosta in senso geometricamente concluso l’archetipo di Catherine, mentre lo sdoppiamento dell’homo ridens di Caruso che rivela il suo interno corporeo captandone l’anima, riconduce il gioco alla carnalità e al complesso rapporto dell’io con la società e il mondo che scorre allo sguardo onnivoro del viaggiatore di Micciché o si concentra nelle curve melanconiche di Modica. L’ironia e l’ambiguità di Giannici e della Rosselli Del Turco che ricorrono all’idea del pacco e del suo misterioso contenuto, rinviano ancora una volta all’interno o se si vuole all’interiorità scandita dall’acuto tonalismo di Signorini o alla dirompente orchestrazione spaziale di Piazza cui risponde nella serena monocromia d’azzurri il sogno di Simonetti. 13 Inside/Outside Interno-esterno, dentro e fuori, straniamento e pratica del frammento, poetica del silenzio o serialità, sono temi che hanno segnato molta parte dell’esperienza estetica del XX secolo e oggi, dichiarata ormai conclusa anche l’esperienza della post-modernità, il ritorno alla pittura come natura resta un tema ancora più fascinoso. In questo inizio di millennio anche spazio-tempo e velocità della luce devono rimisurarsi con i più veloci neutrini, riaffermando così, anche sul piano della conoscenza comune, che se l’unico assoluto è il relativo, anche la relatività è un problema aperto. E se anche la relatività si relativizza e il mondo futuro sarà misurato dalla velocità dei neutrini e implicherà l’antimateria, che significato avranno i rapporti spazio-temporali o astrali che, tra astrazione e imitazione della natura, queste opere insieme a tutta l’arte postmoderna rappresenteranno per gli storici e gli uomini delle prossime generazioni? A maggior ragione considero un pregio di questa mostra l’avere riunito i trentadue artisti che, senza mai avere abbandonato la fede nella pittura, hanno continuato l’indagine sulla natura come unica certezza da sondare, ricercandone la sfuggente bellezza che sta in quell’orizzonte instabile e vagante, confine tra il dentro e il fuori, appunto, tra esterno e interno e, nel caso della pittura, tra il quadro e la sua cornice. Del resto questo nostro tema è già implicito nel rapporto che si instaura tra il dipinto e la cornice che insieme costituiscono, ormai per tradizione, il quadro2 , come ricorda Cesare Brandi nella 14 Interni ed esterni tra memoria e racconto postilla finale del suo famoso testo Teoria del Restauro3 quando, osservando il rapporto che intercorre tra una superficie contornata e una figura direttamente giacente sulla parete, cercava di restituire all’opera d’arte il suo originario contesto e si riferiva a quel mondo della coscienza tridimensionale che non ha ancora perduto la sua validità.
Piero Longo
Palermo, 5 ottobre 2011
COMUNICATO STAMPA
La Galleria Elle Arte di via Ricasoli, 45 comunica che:
venerdì 14 ottobre 2011 alle ore 18, 00 sarà inaugurata la mostra:
“INSIDE/OUTSIDE”
INTERNI ED ESTERNI TRA MEMORIA E RACCONTO
Inside/Outside, centocinquantesima mostra nel cammino di Elle Arte, è un viaggio sospeso tra memoria e immaginazione che raccoglie le testimonianze artistiche di molti degli autori che in tredici anni di attività hanno contribuito a costruire la storia e a delineare il profilo della galleria. Intimi dettagli di interni, attinti da microcosmi del sogno o del ricordo, si alternano a scorci e paesaggi rivisitati dal taglio pittorico, e a volte immaginifico, dell’autore. Il percorso espositivo si avvale anche di nature morte nelle quali gli oggetti rappresentati rimandano al rapporto tra il contenuto e il contenitore, tra il pieno ed il vuoto, stimolando la curiosità del riguardante. Persino l’essere umano è, nella sua completezza, ritratto “dentro e fuori”, come a voler riassumere tutte le sfumature che scaturiscono dal suggestivo progetto di questa mostra.
La Collettiva propone un percorso attraverso l’immaginario creativo di trentadue artisti che hanno affrontato il tema suggerito, ciascuno con una sola opera, scegliendo di rappresentare un interno, un esterno o i diversi aspetti del rapporto tra interno ed esterno. Le opere danno vita ad una tematica complessa ed articolata, sviscerandone interpretazioni diverse, ma talora complementari, ciascuna perfettamente in linea con la personale cifra stilistica ed espressiva del suo autore.
Opere di:
Vincenzo ANELLO, Giacomo ANGILETTI, Barbara ARRIGO, Peter BARTLETT, Francesco CALTAGIRONE, Ignazio CAMILLERI, Massimo CAMPI, Pedro CANO, Salvatore CAPUTO, Bruno CARUSO, Pascal CATHERINE, Sergio CECCOTTI, Liliana CONTI CAMMARATA, Angelo DENARO, Giuseppe FELL, Manlio GIANNICI, Giovanni GROMO, Anna KENNEL, Gaetano LO MANTO, Sarah MIATT, Antonio MICCICHÉ, Giuseppe MODICA, Vincenzo NUCCI, Vincenzo PIAZZA, Maurizio PRIOLO, Ilaria ROSSELLI DEL TURCO, Milvia SEIDITA, Tina SGRO’, Tino SIGNORINI, Giuseppe SIMONETTI, Bice TRIOLO, Aurora VARVARO.
Catalogo elledizioni ( collana Lilium ) in galleria con testi di Aldo Gerbino e Piero Longo.
Ingresso libero. Orari 16:30/19.30.
Chiuso domenica e festivi. La galleria di mattina apre su appuntamento.
Per informazioni tel./fax 091-6114182; e-mail: ellearte@libero.it
Laura Romano
CATALOGO: “Elledizioni” collana “Lilium” 7, pp. 106, illustrazioni 32.
TESTI: Aldo Gerbino, Piero Longo.
RECENSIONI: “Giornale di Sicilia” Palermo Guida città 14 ottobre 2011; “La Repubblica” Cultura e società 15 ottobre 2011; “Giornale di Sicilia” Guida città 21 ottobre 2011; “Giornale di Sicilia” Culture&Società 28 ottobre 2011; “Giornale di Sicilia” Guida città 12 novembre 2011; “Giornale di Sicilia” Guida città 25 novembre 2011.
OPERE DI: Vincenzo Anello, Giacomo Angiletti, Barbara Arrigo, Peter Bartlett, Francesco Caltagirone, Ignazio Camilleri, Massimo Campi, Pedro Cano, Salvatore Caputo, Bruno Caruso, Pascal Catherine, Sergio Ceccotti, Liliana Conti Cammarata, Angelo Denaro, Giuseppe Fell, Manlio Giannici, Giovanni Gromo, Anna Kennel, Gaetano Lo Manto, Sarah Miatt, Antonio Miccichè, Giuseppe Modica, Vincenzo Nucci, Vincenzo Piazza, Maurizio Priolo, Ilaria Rosselli Del Turco, Milvia Seidita, Tina Sgrò, Tino Signorini, Giuseppe Simonetti, Bice Triolo, Aurora Vavaro.