[…]Sergio Ceccotti penetra furtivamente in tutte le case che dipinge introducendosi nelle stanze arredate per lo più col gusto piccolo borghese dei suoi paesaggi urbani di appartamenti siti in caseggiati “fin de siècle” o nello stile ‘900 che egli predilige; sono perlopiù le case di personaggi comuni, senza uno stile particolare, senza pretese, le abitazioni talvolta di uomini bizzarri, di fotografi che stanno per entrare nella camera oscura, di entreneuse in procinto di sfilarsi una calza, collezionisti di francobolli mentre riordinano la collezione, professionisti sprofondati nelle loro scartoffie, massaie intente ai loro fornelli, amanti focosi, sposi annoiati, bambini ritardati, tutto un universo di personaggi che recitano la commedia della vita, strappati dalla loro privacy e attaccati quasi con la “vernice Lambicchi” di Ceccotti al dipinto che li fa rivivere nel mondo dell’arte. La sua è dunque un’operazione pirandelliana; e Ceccotti è forse il solo vero interprete in pittura di Pirandello, con i suoi mille, uno, nessuno e centomila, personaggi in cerca d’autore. O che l’autore hanno trovato in quelle stanze anonime, col mobilio impiallicciato e le tapezzerie rifatte, spesso nelle ore notturne al chiarore di lampade dai paralumi di chiffon o di appliques di bachelite.[…]
Bruno Caruso
PRESENTAZIONE: Bruno Caruso
PATROCINIO: Provincia Regionale di Palermo
RECENSIONI: “Giornale di Sicilia” Guida città 4, 17 maggio 2000; Salvo Ferlito “Il Mediterraneo” 6 maggio 2000; Marina Giordano “Oggi Sicilia” 16 maggio 2000; Aldo Gerbino, Stilos “La Sicilia” 23 maggio 2000.