Emerge come un paesaggio sonoro, tattile, multipercettivo, proteso oltre lo stretto della realtà, lo scenario dei disegni di Gaetano Lo Manto (tutti inanellati in una catenaria di sei anni oscillante tra ricerche e appunti spirituali). Quasi una necessità fonica, in aggiunta al sempre manifestato imperio di travalicare la coscienza visibile della bidimensionalità, per introdursi nella compagine avvolgente della terza dimensione.[…] Queste carte dominate dal nero della grafite, tormentate ed edulcorate da quella empatia tipica del disegnatore, rilucenti per ogni dove in dispersi pigmenti, esaltate dalla densità di un cromatismo ben annodato alla espressione pittorica di Lo Manto, vengono poste, non soltanto come progressivo esercizio di analisi, quanto come compiutezza di visione, di premonizione creativa, del continuo tendere ad un determinato spazio. A questo, Lo Manto dedica la sua agile impronta: il taglio, la spartizione di compartimenti intercomunicabili, disciolte materie, coaguli, linee decise, toni, pieghe intime della matita.[…] Il dinamismo evocato, carta dopo carta, dalla fragilità della forma, dalla sua proprietà a trasdurre segnali, identità sovvertite, mutamenti di struttura, vere e proprie metamorfosi, cela, proprio tra queste innumerevoli pliche, altre presenze, altri volti, altre sembianze animali, meccanismi insospettati soffusi d’abiti magici.[…]
Aldo Gerbino
CATALOGO: Elledizioni, collana “Ritorno alla pittura” 5, pp. 48, immagini 34
PRESENTAZIONE: Aldo Gerbino
PATROCINIO: Provincia Regionale di Palermo
RECENSIONI: “Giornale di Sicilia” Guida Città 19 gennaio 2002; Paola Nicita “La Repubblica” 19 gennaio 2002; Aldo Gerbino “Gazzetta del Sud” 26 gennaio 2002; Giuseppe Quatriglio “Giornale di Sicilia” 29 gennaio 2002; “Palermo” gennaio/febbraio 2002; Salvo Ferlito www.pittorica.it febbraio 2002.