Scrittura e intelligenza che prende forma, si materializza, solidifica. E’ segno del qui ed ora, ic et nunc, che diventa memoria, tempo rappreso, incanto assoluto. Memoria, per non perdere il presente, il brivido, l’emozione, l’estasi; per fare in modo che si possa prolungare l’attimo fuggente, imprigionarlo in un labirinto dai mille e mille significati, da cui è impossibile prescindere. Sciolto un significato, ne rimangono altri ed altri ancora, tanti per quanti sono i lettori; e sempre ne rimane, nel tempo.
Tempo rappreso, diventato materia, sui generis, oggeto di manipolazione, falsificazione, ma anche scoperta e purificazione, per mano di filologi che assegnano premi e pene, segnano i lati lacunosi, esaltano ciò che è ancora vita.
Incanto assoluto, senza legami, fatto di musicalità, di sensualità, di evocazioni che attraversano la vita e la morte nell’arcano trasferimento dell’arte.
Visio nel senso di pienezza dell’essere che si appropria della realtà e del sogno, dell’essere e del non essere, senza mediazioni di sorta, con un mezzo senza corpo senza continuità.
E’ solo attraversamento dell’aria, scombinamento dei punti cardinali, tensione dell’immaginazione verso se stessa. Cambia con le ore, con l’intensità della luce, dell’impossibile sole di mezzogiorno, all’altrettanto impossibile notte senza luna e senza luce elettrica.
Un paesaggio senza territorio […].
Francesco Gallo
CATALOGO: Edizioni Elle Arte, pp. 32, illustrazioni 18
PRESENTAZIONE: Francesco Gallo, Laura Romano
PATROCINIO: Provincia Regionale di Palermo
RECENSIONI: “Giornale di Sicilia” Guida città 4, 14 novembre 1999; Luca Di Martino, “Oggi Sicilia” 12 novembre 1999; Salvo Ferlito “Il Mediterraneo” 10 novembre 1999.