Una sorta di “ossessione” della forma, delle volute, delle anse ricurve, tradotte in corpi, in volti femminili, definisce e sancisce il lavoro “in miniatura” (o che riprende, al di là del ‘minio’, l’estetica d’una sorta di impropria “cesellatura” su carta) di Sveva Santamaura. E ciò si confà, più che con una visione bizantineggiante o francamente medievale (pensiamo alle attuali storie di Perceval le Gallois firmate da Albin Michel), alla riflessione e flessione da parte della nostra autrice nella propria fabrilità espressiva di quei “segni” di appartenenza alla famiglia timbrica dell'”art nouveaux”, dove gli elementi floreali appaiono qui sostituiti da nastri ridondanti, drappi, ricami, ornamenti. E questi, in formazione di volti sinuosi e lucenti, nell’esibizione dei corpi, avvolti in abiti civettuoli e fastosi, disciolti in frammenti di fresca carnalità, vivono d’una pulsante euforia cromatica in una tenuità restituita da quieti flussi d’acquerello. Poi, la dimensione della spettacolarità, restituisce l’epifania del femminino, che viene da Sveva Santamaura offerto in tutta la propria leziosa fantasia compilativa. Una visibilità, sempre più dilatata in questo paziente esercizio, capace di attirare certi respiri d’oriente, frammenti di danze, tracce fiabesche di memoria.
Aldo Gerbino
CATALOGO: Edizioni Elle Arte, pp. 14, illustrazioni 9
PRESENTAZIONE: Aldo Gerbino, Marcello Palminteri,Alba Rizzo Amorello
PATROCINIO: Provincia Regionale di Palermo
RECENSIONI: Guida città “Giornale di Sicilia” 27 ottobre/novembre 2000; Pino Schifano, “Sicilia Tempo” ottobre- novembre 2000.